L’udito è uno dei sensi più straordinari del corpo umano. Il nostro apparato uditivo è un insieme di organi complessi e molto delicati, che funzionano all’unisono.

Tutto ha inizio con il suono
Ogni suono ha inizio con una vibrazione nell’aria. Quando qualcosa vibra (il vento, un campanello o la voce di una persona) le particelle d’aria intorno iniziano a muoversi. Il loro movimento si propaga alle altre particelle vicine, fino a che questo impulso vibratorio genera un’onda sonora. A questo punto, entra in gioco il nostro orecchio.

Dalle onde alle parole
Le onde sonore vengono captate dall’orecchio esterno che le convoglia, lungo il canale uditivo, fino al timpano. L’impatto con quest’ultimo genera delle vibrazioni che, a loro volta, provocano il movimento dei tre ossicini situati nell’orecchio medio. Il più piccolo di questi ossicini, la staffa, ha la misura giusta per entrare nella cosiddetta finestra ovale che separa l’orecchio medio da quello interno.

Quando la finestra ovale inizia a vibrare, il fluido dell’orecchio interno trasmette le vibrazioni ad una struttura molto delicata, a forma di chiocciola, chiamata coclea.

Nell’orecchio interno si trovano migliaia di cellule ciliate che, al passaggio del fluido della coclea e sotto la sua azione, simile ad un’onda, si piegano. Il loro movimento dà origine ad impulsi nervosi che vengono trasmessi attraverso il nervo acustico fino al centro del cervello, deputato alla loro decodificazione. In questa sede, gli impulsi nervosi vengono tradotti in suoni che il nostro cervello poi interpreta ed identifica come parole, musica, risate ecc.

Se un elemento qualsiasi di questo delicatissimo sistema si danneggia, si ha come risultato l’ipoacusia.

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